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Nov 28 2008

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Scrivere per Emozioni

di Luigi La Mura

Scrivere… mi è stato insegnato che lo si fa solo per due motivi. Come lista di qualcosa di cui ricordarsi o per emozioni. Oggi proverò a scrivere per il secondo motivo. Emozioni… un raccoglitore pieno dei nostri pensieri belli o meno belli ma sempre nostri, scriverò delle mie emozioni, quelle provate in una faggeta, in cima ad una montagna, dinanzi ad un camino come conclusione di una giornata di lavoro, Si di lavoro perché il volontariato è lavoro. per chi non avesse ancora capito anche io sono un volontario del parco d’Abruzzo Lazio e Molise. Tanti asseriscono che il volontariato tolga lavoro e quindi non lo condividono, probabilmente non hanno mai indossato un qualche cosa che li identifichi agli occhi di tutti come volontari. Essere volontari ti autorizza a metterti in discussione sempre a non fermare mai la tua crescita e sopratutto ti sprona ad essere sempre coerente con te stesso con le tue scelte iniziali e ciò che ti circonda. Coerenza… pratica che nella nostra attuale società non sembri essere più di interesse primario. Una società votata al volere arrivare sempre e a tutti i costi anche se ciò comporta distruzioni. Non pretendo che tutti siano volontari ma che almeno si comportino da volontari. È bene si, essere volontari è un modo di vivere la natura diverso da quello di andare in montagna come gita domenicale. I volontari si arrabbiano quando vedono maltrattato il proprio mondo, non si accontentano di passeggiare in montagna semplicemente guardando ciò che li circonda, loro vogliono viverla la montagna e per viverla devono imparare ad ascoltarla. Per ora devo fermarmi altrimenti iniziano i vaneggiamenti. Buona montagna a tutti e grazie Inachis.

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