Laguna di Martin Mere
Il mio primo blog (leggete qui) si è tutto concentrato sul volontariato naturalistico con Inachis, ma stavolta vorrei fare un passo indietro e vedere la farfalla in un contesto più ampio, paragonando due esperienze di volontariato naturalistico diverse.
Ho iniziato uno stage in una riserva paludosa chiamata Martin Mere (nord Inghilterra) che durerà un intero anno. In realtà uno potrebbe dirmi: “Non avresti potuto scegliere un’esperienza più diversa dal volontariato Inachis”, però lasciatemi spiegare sia le somiglianze che le differenze.
Camosciara – Parco Abruzzo
Somiglianze
Oltre ad essere entrambe esperienze di volontariato, in ambedue i posti mi sono trovata circondata e guidata da professionali estremamente appassionati che mi hanno aiutato a svolgere il mio ruolo efficientemente, mi hanno fatto sentire necessaria e parte di una vera squadra di lavoro. Questo a tal punto che i supervisori assieme alla comunità di volontari e locali con cui ho collaborato sono diventati come una seconda famiglia, sia a Civitella Alfedena che a Martin Mere. Inoltre, l’impegno è serio – una volta iniziato, ho vissuto in situ e ho dedicato tutta me stessa alle attività, mattina pomeriggio e sera. Infine (forse la somiglianza più forte), nel mio caso gli obbiettivi specifici di entrambe le esperienze combaciano: lavorare in natura e per la natura, e per l’appunto in aree protette bellissime.
Differenze
Il succo delle due esperienze è lo stesso, mentre ho trovato che le principali differenze sono i dettagli. D’accordo mi sono trovata in paesi in parti opposte dell’Europa, ma stranamente è il dettaglio che sento di meno, lo spirito e la motivazione della gente qua è lo stesso identico del Parco. Semmai è più importante notare che il tempo che sto dedicando a Martin Mere sono 12 mesi vs 3 settimane in Abruzzo, semplicemente perchè è capitato così. L’esperienza di Martin Mere mi conta come un anno di università (il che è fantastico!), mentre in Abruzzo sono venuta durante le vacanze – anche se non vi libererete di me così facilmente! Un’altra differenza ovvia è l’habitat: al momento sto guardando fuori dalla finestra e osservando centinaia di uccelli acquatici su un’enorme laguna con uno sfondo di canneti e prati paludosi… Al Parco ci sono viste ugualmente mozzafiato ma 1000m più in alto: versanti ripidi, cascate, cime rocciose, boschi centenari e laghi di alta quota. Di conseguenza, gli abitanti di questi ambienti sono diversi: a Martin Mere i protagonisti sono uccelli trampolieri, farfalle e libellule di zone paludose, piante acquatiche, oche e cigni provenienti dall’Islanda ecc. In contrasto al Parco dominano camosci, faggete, fiori di montagna, lupi e aquile reali! Questo non vuol dire che non ci siano animali e piante che esistono in entrambi gli habitat, la farfalla Inachis Io, per l’appunto, ne è un ottimo esempio.
Attività
E per quanto riguarda la vita di giorno in giorno? Ci sono delle differenze? Allora, le attività in comune includono il controllo dei sentieri del Parco che assomiglia al pattugliamento della riserva di Martin Mere la mattina e sera e le attività di mantenimento della riserva rispecchiano quelle di pulizia del Parco. Inoltre abbiamo controllato e spuntato la vegetazione dei sentieri del Parco ed è lo stesso che sto facendo qua, solo che il lavoro è più estensivo e spesso dura settimane alla volta. Questo perchè:
1. E’ un ambiente in continuo cambiamento tendente ad uno stato forestale e richiede molto più lavoro per il suo mantenimento come riserva paludosa
2. La forza lavoro è abbastanza ridotta – siamo solo in 4 lavoratori fissi
Quindi attività normali come tagliare alberi nei canneti, mantenere l’erba bassa, potare siepi, costruire recinzioni ecc. richiedono molto più tempo. Al Parco, c’è anche stato un elemento di interazione con il pubblico, sia al Museo della Transumanza che sui sentieri. Anche questo lo sto ripetendo a Martin Mere – si tratta di presentazioni giornaliere sui cigni e a volte fare attività di educazione ambientale con bambini.
In conclusione, direi che la differenza che ho notato di più è che la routine di Martin Mere è più regolare e che complessivamente è un’esperienza più tendente allo stage lavorativo che alla vacanza-lavoro, nonostante sia sempre volontariato naturalistico. Ecco, con questo piccolo articolo volevo solo per spiegarvi come il termine “volontariato”, naturalistico e non, può estendersi a vari tipi di esperienze: lunghe, corte, di vacanza o di lavoro, differenti a livello pratico e pure in paesi diversi senza allontanarsi dall’ethos che tutti i volontari si trovano ad avere in comune 
Oche Zamperosee – Martin Mere
Monte Marsicano – Parco Abruzzo
