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Mar 18 2009

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2009: anno dei cambiamenti climatici

di Valeria La Mura

Il nostro pianeta è in una profonda crisi climatica, che se non sarà superata in tempi rapidi, potrà provocare gravi danni, non solo ambientali ma anche economici e sociali. Per questo motivo il 2009 è stato battezzato l’anno dei cambiamenti climatici, esso si concluderà con una importante conferenza, che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre 2009 e avrà come oggetto la discussione del Protocollo di Kyoto, ossia un trattato internazionale in materia ambientale che riguarda il riscaldamento globale. E stato sottoscritto nel 1997 a Kyoto in Giappone da più di 160 paesi ed è entrato in vigore il 16 febbraio 2006. E lo strumento più efficace per combattere i cambiamenti climatici, infatti contiene l’impegno della maggior parte dei paesi industrializzati a ridurre del 5% le emissioni di gas ad effetto serra , i responsabili del riscaldamento del pianeta. Ma non solo un altro punto chiave del Protocollo è la predisposizione per gli stessi paesi di progetti di protezione di boschi, foreste, terreni agricoli, che assorbono l’anidride carbonica. Poiché la tendenza attuale è di un aumento notevole delle emissioni, la riduzione del 5% sarebbe un grande passo avanti ma comunque non sufficiente a fermare l’aumento delle temperature, che provocherà con il tempo gravi conseguenze. Aumenteranno piogge torrenziali, piene e tempeste, si verificheranno ondate di caldo e di siccità, ma in particolare si assisterà allo scioglimento del “permafrost”, ossia del perenne congelamento del terreno che a sua volta destabilizzerà i pendii delle montagne ma non solo anche la loro naturale immagine. Questi sono solo alcuni degli effetti dell’aumento della temperatura. Ma non è troppo tardi per fare qualcosa, l’intera società e ogni singolo cittadino potrà vincere questa battaglia, non solo i grandi stati che molto spesso restano inermi di fronte a tali disastri ambientali.

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