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Dic 17 2008

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L’Africa… l’importanza di saper sorridere

di Filippo Caramelli

Ciao Inachis, voglio scrivere su questo diario qualche riga sulla mia esperienza di volontariato in Africa.
Per la precisione sono stato in Benin, con un’associazione di Pistoia che si occupa di adozioni (anche a distanza) denominata NOVA.
Sono partito da Firenze il 16 novembre mattina e sono arrivato, dopo aver fatto scalo a Parigi, a Cotonou la sera, e ad attendermi all’aeroporto c’era un caldo pauroso.

In più con noi avevamo 120 Kg di latte liofilizzato, vestiti e cancellerie varie, da distribuire in vari posti.
Ed è da qui che è cominciata la nostra attività che ci ha portati ogni mattina ed ogni pomeriggio a visitare orfanotrofi, case famiglia, scuole, per andare a trovare i bambini e controllare come stavano e abbiamo trascorso in loro compagnia del tempo, giocando e portando loro, a volte, anche cose da mangiare.

In questi posti abbiamo incontrato e parlato con molti italiani che ormai vivono in queste città, con lo scopo di aiutare queste persone, con risultati anche notevoli.
Via via ci spostavamo da una città all’altra fino ad arrivare alla destinazione: Natitingou nel nord del paese. Lungo questo tragitto abbiamo visto situazioni molto diverse, dove ti accorgi di quante cose nella nostra vita quotidiana diamo per scontate, e ci circondiamo di cose inutili che, in realtà, spesso riteniamo importanti.
Una delle cose che forse mi ha colpito di più, si è verificata ad Abomey in un orfanotrofio, qui avevamo già distribuito il giorno prima pane e nutella, tra la gioia generale di decine e decine di bimbi, mentre durante la seconda visita abbiamo distribuito caramelle.
Mentre ero a giocare con i bimbi, uno di loro mi si avvicina porgendomi un pezzetto della sua caramella, come già successo il giorno prima con il pane, per noi sarà un gesto di poco conto, ma fatto da un bimbo per il quale una semplicissima caramella rappresenta una cosa che mangerà a dire tanto 2 volte nella vita, si trasforma in un gesto di un altruismo unico.
Mi ha colpito molto, andando in giro per questi posti, vedere come questi bimbi, e non solo loro, abbiano sempre stampato sul viso un sorriso bellissimo, nonostante la situazione in cui sono costretti a vivere, segno forse che anche noi abbiamo tanto da imparare ancora.
Soprattutto girando per le strade ti rendi davvero conto che il mondo si è dimenticato dell’Africa.

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